Siamo cinque giovani ragazzi frequentanti il liceo di Sapri, classico e scientifico. Quest’anno si è presentata a noi l’occasione che ci terrà impegnati per i prossimi due anni, nel periodo estivo, a svolgere alcune ore in comune. Dal primo momento anche se è un percorso obbligatorio ci ha interessato molto . Obbligatorio perché? Perché la Riforma Renzi ha potenziato l’esperienza e la normativa sul lavoro che fa diventare lavoratori, sia pure temporanei, gli studenti che frequenteranno gli stages con annessi problemi di sicurezza, formali e sostanziali.
L’idea è quella di creare un trampolino di lancio verso una professione con la speranza che questi stages possano permettere di abbassare il 46 per cento di disoccupazione giovanile che attanaglia il nostro Paese . Così facendo si aiutano gli adolescenti tutti ad avvicinarsi il prima possibile alla concretezza dell’ ambito lavorativo.
D’altra parte c’è da dire che come spesso accade nascano delle polemiche. Una di queste è che il lavoro che viene svolto non è retribuito e alcuni lo vedono anche come un vero e proprio sfruttamento. Noi però facciamo parte di quel gruppo di studenti che sostengono che ,durante l’alternanza scuola-lavoro , gli stessi possano imparare un mestiere ,il quale richiede alle imprese un investimento di tempo considerevole per la formazione e che quindi invece di essere pagati si dovrebbe pagare per imparare.
Come studenti , siamo stati ospitati dalla struttura del comune di Sanza e sin dal primo giorno abbiamo avuto una notevole accoglienza e grande disponibilità, in particolare dalla dott.ssa Maria Giuseppina Giordano la quale ci ha illustrato come si opera in un comune , i ruoli del primo cittadino e dei rispettivi funzionari .
E’ stato molto interessante guardare da un'altra prospettiva come avviene il versamento da parte dei cittadini di determinate tasse e scoprire quali sono le conseguenze se quest’ultime non vengono pagate, quindi abbiamo capito l’importanza di una società fondata su vincoli di onestà e rispetto.
Tra i vari tributi abbiamo la TASI, l’IMU e la TARI.
La TASI è un tributo che viene utilizzato dai Comuni per garantire i cosiddetti servizi indivisibili, ossia il mantenimento dei beni pubblici, l'illuminazione pubblica, la sicurezza, l'anagrafe, la manutenzione delle strade.
L’ IMU è un’imposta sul sistema tributario italiano che si applica sui beni immobiliari, inoltre accorpa l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, e l’ICI, l’imposta comunale sugli immobili.
La TARI è comunemente conosciuta come la tassa rifiuti, per questa il comune non ha l’obbligo di un sollecito nel caso di un ritardo, perciò si deve sempre fare attenzione alle scadenze per non incorrere in sanzioni.
Questo dei rifiuti è un tasto globale e difficile da toccare, le persone che si pongono l’obiettivo di ridurre, riutilizzare, riciclare la materia, recuperare energia ci sono ma costituiscono solo il 30 per cento della popolazione.
Un dato globale molto importante ci viene riferito dall’ISWA,( The International Solid Waste Association ) la quale afferma che il 70 per cento dei rifiuti mondiali finisce ancora nelle discariche, è questo un dato sconcertante ,al quale noi tutti dovremmo dedicare un momento di riflessione.
Quest’ultimo è uno dei temi che dovrà essere affrontato con molta serietà ed attenzione perché è un problema che riguarda il pianeta e la sua salvaguardia , e di conseguenza , la nostra salute e il nostro benessere .
Teresa Grimaldi
Martina Breglia
Sabina Manduca
Mariano Peluso
Giuseppe Caiafa