Prot. 483 del 30 gennaio 2017 COPIA
DECRETO N. 1 DEL 30-01-2017
Oggetto: NOMINA RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZAL'anno duemiladiciassette addì trenta del mese di gennaio,
IL SINDACO
Richiamati:
- i principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità, trasparenza dell’azione amministrativa di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm. e ii.;
- l’articolo 50, comma 10, del T.U. Enti Locali approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm. e ii. che conferisce al Sindaco il potere di nominare i responsabili di uffici e servizi e di assegnare gli incarichi dirigenziali;
- il comma 7, dell’articolo 1, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (novellato dal Decreto Legislativo 97/2016) che testualmente recita:
“L'organo di indirizzo individua, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettività […]”;
- la deliberazione numero 15 del 15 marzo 2013 con la quale l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha individuato nel Sindaco l’organo competente a nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza negli enti locali;
Richiamati inoltre:
- l’articolo 97, comma 4 lettera d), del T.U. Enti Locali approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm. e ii. secondo il quale il segretario comunale esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal Sindaco;
- il secondo paragrafo del comma 7, dell’articolo 1, della legge 6 novembre 2012, n. 190 per il quale negli enti locali “il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è individuato, di norma, nel segretario o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione”;
Premesso che:
il 3 agosto 2016 l’ANAC ha approvato la deliberazione numero 831 recante il nuovo Piano nazionale anticorruzione (PNA 2016);
il PNA 2016 ha sottolineato come il ruolo di responsabile anticorruzione sia stato oggetto di significative modifiche ad opera del decreto legislativo 97/2016 (cosiddetto “Freedom of Information Act”);
il decreto legislativo 97/2016:
- ha riunito gli incarichi di responsabile della prevenzione della corruzione e di responsabile della trasparenza;
- ha previsto che a tale responsabile siano riconosciuti poteri idonei a garantirne l’autonomia e l’effettività di esercizio dei poteri;
- il nuovo Piano nazionale anticorruzione, inoltre, ha evidenziato che l’articolo 6, comma 5, del DM 25 settembre 2015 (“Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l’individuazione di operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione”), prevede che nelle pubbliche amministrazioni il soggetto designato come “gestore” delle segnalazioni di operazioni sospette, per finalità di antiriciclaggio, possa coincidere con il responsabile anticorruzione;
- in forza delle novità normative e del PNA 2016, il responsabile per la prevenzione della corruzione è chiamato a svolgere i compiti seguenti:
1. elabora e propone all’organo di indirizzo politico, per l’approvazione, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (articolo 1, comma 8, legge 190/2012);
2. verifica l'efficace attuazione e l’idoneità del Piano Anticorruzione (articolo 1 comma 10 lettera a) legge 190/2012);
3. comunica agli uffici le misure anticorruzione e per la trasparenza adottate (attraverso il PTPC) e le relative modalità applicative e vigila sull'osservanza del piano (articolo 1, comma 14, legge 190/2012);
4. propone le necessarie modifiche del PTCP, qualora intervengano mutamenti nell'organizzazione o nell'attività dell'amministrazione, ovvero a seguito di significative violazioni delle prescrizioni del piano stesso (articolo 1, comma 10, lettera a), legge 190/2012);
5. definisce le procedure per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori di attività particolarmente esposti alla corruzione (articolo 1, comma 8, legge 190/2012);
6. individua il personale da inserire nei programmi di formazione della Scuola superiore della pubblica amministrazione, la quale predispone percorsi, anche specifici e settoriali, di formazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni statali sui temi dell'etica e della legalità (articolo 1, commi 10, lettera c), e 11 legge 190/2012);
7. d'intesa con il dirigente competente, verifica l'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici che svolgono attività per le quali è più elevato il rischio di malaffare (articolo 1, comma 10, lettera b) della legge 190/2012), fermo il comma 221 della legge 208/2015 che prevede quanto segue: “(…) non trovano applicazione le disposizioni adottate ai sensi dell'articolo 1 comma 5 della legge 190/2012, ove la dimensione dell'ente risulti incompatibile con la rotazione dell'incarico dirigenziale”;
8. riferisce sull’attività svolta all’organo di indirizzo, nei casi in cui lo stesso organo di indirizzo politico lo richieda, o qualora sia il responsabile anticorruzione a ritenerlo opportuno (articolo 1, comma 14, legge 190/2012);
9. entro il 15 dicembre di ogni anno, trasmette all’OIV e all’organo di indirizzo una relazione recante i risultati dell’attività svolta, pubblicata nel sito web dell’amministrazione;
10. trasmette all’OIV informazioni e documenti quando richiesti dallo stesso organo di controllo (articolo 1, comma 8-bis, legge 190/2012);
11. segnala all'organo di indirizzo e all'OIV le eventuali disfunzioni inerenti all'attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza (articolo 1, comma 7, legge 190/2012);
12. indica agli uffici disciplinari i dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza (articolo 1, comma 7, legge 190/2012);
13. segnala all’ANAC le eventuali misure discriminatorie, dirette o indirette, assunte nei suoi confronti “per motivi collegati, direttamente o indirettamente, allo svolgimento delle sue funzioni” (articolo 1, comma 7, legge 190/2012);
14. quando richiesto, riferisce all’ANAC in merito allo stato di attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e per la trasparenza (PNA 2016, paragrafo 5.3, pagina 23);
15. quale responsabile per la trasparenza, svolge un'attività di controllo sull'adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate (articolo 43, comma 1, del Decreto Legislativo 33/2013).
16. quale responsabile per la trasparenza, segnala all'organo di indirizzo politico, all'OIV, all'ANAC e, nei casi più gravi, all'ufficio disciplinare i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione (articolo 43, commi 1 e 5, del Decreto Legislativo 33/2013);
17. al fine di assicurare l’effettivo inserimento dei dati nell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA), il responsabile anticorruzione è tenuto a sollecitare l’individuazione del soggetto preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati e a indicarne il nome all’interno del PTPC (PNA 2016 paragrafo 5.2 pagina 21);
18. è preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati nell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA) (PNA 2016 paragrafo 5.2 pagina 22);
19. è il “gestore” delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette ai sensi del DM 25 settembre 2015 (PNA 2016 paragrafo 5.2 pagina 17);
Premesso inoltre che:
- il comma 9, lettera c), dell’articolo 1 della legge 190/2012, impone, attraverso il PTPC, la previsione di “obblighi di informazione nei confronti del responsabile anticorruzione” che vigila sul funzionamento e sull’osservanza del Piano;
- tali obblighi informativi ricadono su tutta la struttura organizzativa, già nella fase di elaborazione del PTPC e, poi, nelle fasi di verifica e attuazione delle misure adottate;
- secondo l’ANAC, l’atto di nomina del responsabile dovrebbe essere accompagnato da un comunicato con il quale si “invitano tutti i dirigenti e il personale a dare allo stesso [responsabile] la necessaria collaborazione”;
- è imprescindibile, dunque, un forte coinvolgimento dell’intera struttura in tutte le fasi di predisposizione e di attuazione delle misure anticorruzione;
- il PNA 2016 sottolinea che l’articolo 8 del DPR 62/2013 impone un “dovere di collaborazione” dei dipendenti nei confronti del responsabile anticorruzione, la cui violazione è sanzionabile disciplinarmente;
Tutto ciò premesso, il sottoscritto ritiene, attraverso il presente, di nominare del Responsabile per la prevenzione della corruzione in linea con le previsioni alle novità di cui sopra;
Pertanto
decreta
1. dalla data odierna e sino alla conclusione del mandato elettorale, di individuare il segretario comunale, attualmente il Dottor Franco Tierno(Albo Segretari Regione Campania, ID 4755), quale “Rresponsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza” per l’esercizio delle funzioni e dei compiti elencati in narrativa;
2. di comunicare copia del presente all’Autorità nazionale anticorruzione;
3. di pubblicare in modo permanente copia del presente sul sito istituzionale dell’ente.
Il Sindaco
F.TO sig. Franco Di Mieri
Letto e sottoscritto a norma di legge.
IL SINDACO
F.to De Mieri Francesco
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ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE
Del suesteso decreto viene iniziata oggi la pubblicazione all'Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi dal 06-03-2017 al 21-03-2017
Lì 06-03-2017
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to TIERNO FRANCO
Copia conforme all’originale.
Lì
IL SEGRETARIO COMUNALE
FTO. TIERNO FRANCO